3 GENERATIONS-UNA FAMIGLIA QUASI PERFETTA, Recensione di Massimo Arciresi

recensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

3 GENERATIONS-UNA FAMIGLIA QUASI PERFETTA (About Ray, USA, 2015) di Gaby Dellal con Elle Fanning, Naomi Watts, Susan Sarandon, Linda Emond, Tate Donovan, Sam Trammell

Se non ci fossero le bravissime protagoniste a sorreggerlo, il film dell’inglese Dellal (precedenti d’attrice e un pugno di regie pressoché sconosciute) rischierebbe, più che di navigare a vista, di finire in balia delle onde. E non perché il soggetto – scritto dalla stessa autrice e sviluppato in sceneggiatura dalla collega Nikole Beckwith – sia privo d’interesse o non attuale. La trama si muove intorno alla sedicenne Ramona che tutti chiaman Ray (Fanning, in cerca di conferme), consapevole di essere un ragazzo intrappolato in un corpo femminile e perciò determinata/o a intraprendere una cura ormonale che sancisca definitivamente il passaggio. Sua madre Maggie (Watts), qualche disastro sentimentale alle spalle, non ha obiezioni (pregio della pellicola è quello di gettarci in medias res), mentre la nonna presso cui entrambe risiedono inerti, Dolly (Sarandon), sicuramente inquadrata come anticonformista all’epoca in cui decise di convivere con la sua compagna Frances (Emond), esprime delle perplessità, domandandosi per quale motivo la ragazza non si accontenti di dichiararsi lesbica (inevitabile gap generazionale…). Per procedere, però, ci vuole il consenso del padre, ormai perso di vista. Il plot, che solleva importanti questioni transgender, a volte si dipana zoppicando, fra incongruenze e ammanchi di preteso humour, zigzagando tra un esaurimento e l’altro, con i “fantasmi” maschili a reclamare un ruolo, forse legittimo.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano