Buon pomeriggio! Oggi voglio condividere con voi questo “diario” delle ultime settimane, realizzato insieme all’amica e collega Monica Spatola.
Scrivere, anche stavolta, è stato per me una sorta di terapia. Mettere nero su bianco mi ha spesso aiutata a neutralizzare i fantasmi della mia vita, a superare le paure e le angosce, a elaborare i miei lutti. Ognuno ha il suo modo.
Aprirvi il mio mondo e raccontarvi un po’ del mio “personale”, al tempo stesso, mi ha fatto sentire più vicina a voi, come se potessi idealmente abbracciare tutti. Tante volte ho pianto, guardando le immagini di sofferenza e morte, quelle perdite le ho sentite vicine come mai mi era accaduto prima per persone che non conoscevo. Quei numeri si trasformavano nella mia mente in volti, voci, carezze.
Questo è, al momento, il solo modo che ho trovato per non sentirmi una passiva pedina nelle mani del destino. Anch’io, come Monica, sono certa che ci rialzeremo tutti alla grande e troveremo nel dolore la forza di costruire un mondo migliore.
DESCRIZIONE
L’Italia è stato il primo paese, dopo la Cina, a essere colpito dalla pandemia di Covid-19. Nel mese di marzo 2020 il contagio raggiunge livelli impressionanti, le terapie intensive sono quasi al collasso e sui cittadini aleggia lo spettro che i medici siano costretti a scegliere chi salvare. In questa atmosfera d’oltretomba, segnata dalle immagini dei camion dell’esercito che trasportano le salme, i cittadini rimangono chiusi nelle loro case, consapevoli che questo sia l’unico modo per fermare la folle corsa del virus. Le mura domestiche, da riparo consolatorio, divengono delle vere e proprie isole, dalle quali si assiste impotenti allo scenario di guerra, lontani dagli altri per necessità.
Eppure è proprio da queste isole che partono nuove forme di solidarietà e vicinanza, nuovi modi per condividere e stare insieme. La scrittura è uno di questi. Rita Massaro e Monica Spatola, in una corrispondenza epistolare che è diario personale e collettivo al tempo stesso, aprono uno spiraglio sulle loro vite in quarantena e realizzano insieme una delle molteplici e possibili narrazioni di questi giorni.
RITA MASSARO è avvocato e scrittrice. Dal 2011 ha pubblicato romanzi di svariato genere (L’estate è finita, Sotto il cielo di Santiago, Prima che sia primavera, La terra del lungo inverno, La villa delle ombre, Non ho forza per arrendermi). È stata finalista, per la sezione inediti, al Premio letterario giornalistico Piersanti Mattarella 2017, con il romanzo Prima che sia primavera. È cofondatrice, insieme all’autrice Monica Spatola, dell’Agenzia di servizi editoriali e ghostwriting Il Velo Dipinto.
MONICA SPATOLA è scrittrice, editor e ghostwriter. Cofondarice, insieme a Rita Massaro, dell’Agenzia di servizi editoriali e ghostwriting Il Velo Dipinto. Con Ultra, gruppo Lit edizioni, ha pubblicato il romanzo Se mi odi non mi ami; Della stessa autrice: Latin lover e Una giornata (per niente) normale.