AVENGERS – INFINITY WAR, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Avengers – Infinity War (id., USA, 2018) di Joe Russo, Anthony Russo con Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Chris Pratt

Prima parte (la seconda, ancora senza titolo, arriverà nel 2019) della fase conclusiva di un percorso decennale – altri ne seguiranno – intrapreso dalla Marvel con Iron Man. Quest’ultimo (sempre interpretato da Downey) tenta di ricoordinare gli smembrati Avengers per contrastare la minaccia dell’alieno Thanos (Josh Brolin in motion capture, unico personaggio centrale della corposa trama): dimezzare la popolazione dell’universo per far sì che esso non imploda. A tal scopo il farneticante cattivone deve impossessarsi di sei potenti gemme. Dopo aver diretto due Captain America, i fratelli Russo radunano (quasi) tutti i supereroi della scuderia visti al cinema di recente (compresi i beffardi Guardiani della Galassia, quelli che rischiano di “stonare” maggiormente) e si gettano nell’impresa difficilissima (quanto e più che in Civil War) di dare spazio equanimemente a ogni carattere. Li aiuta a bilanciare il vastissimo materiale a disposizione la sceneggiatura di Christopher Markus e Stephen McFeely (talvolta spiccia, vedi il Bifröst usato nell’atterraggio preciso di Banner o nel rapido intervento di Thor, ormai trasfigurato al pari di Steve Rogers; ma le icone e le armi si possono anche cambiare…). Certo, adesso il plot non è completamente autonomo (conoscere i precedenti film della serie è diventato consigliabile). Tuttavia la vera novità è il durevole (fin dopo i titoli di coda), tetro, inaspettato “finale”. To be continued

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano