BELLE & SÉBASTIEN – AMICI PER SEMPRE, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Belle & Sébastien – Amici per sempre (Belle et Sébastien 3 – Le dernier chapitre, Francia, 2017) di Clovis Cornillac con Félix Bossuet, Tchéky Karyo, Clovis Cornillac, Thierry Neuvic, Margaux Châtelier, André Penvern

E tre. Dopo i buoni incassi (perfino da noi) dei primi due capitoli, diretti rispettivamente da Nicolas Vanier e Christian Duguay, ecco la terza avventura post-bellica (il titolo originale promette che è l’ultima, ma chissà…) nel villaggio alpino di Saint-Martin dell’intraprendente trovatello con le fattezze di Bossuet – benché nella “puntata” precedente avesse trovato suo padre (Neuvic) – e della sua cagnona di razza patou. Un pedigree pregiato, dato che si rifà vivo l’impietoso ex-padrone dell’animale (un perfetto Cornillac, anche regista del film), reclamando diritti pure sui tre potenzialmente redditizi cuccioli che hanno rallegrato la famiglia (formata inoltre dal nonno putativo Karyo e dall’annunciata neo-sposa del genitore, Châtelier). L’inerte gradimento – al di là degli stupendi esterni nevosi – è garantito dallo zoccolo duro dei fedelissimi della serie, quindi i bambini che amano il franchise dal 2013 nonché i più attempati fans (sovente accompagnatori in incognito dei pargoli) dei racconti di Cécile Aubry già all’origine di uno sceneggiato e di un popolare cartone animato (che hanno a loro volta un folto seguito). Oltre al salvataggio nella bufera e alla scena sul ghiaccio sottile, la trama – che presuppone comunque l’accettazione di evoluzioni fin troppo ottimistiche – non vanta particolari impennate; anzi, indugia su qualche risvolto posticcio (il vecchio pastore infatuato? Suvvia!). Però siamo nella norma.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano