BENVENUTI A CASA MIA, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Benvenuti a casa mia (A bras ouverts, Francia/Belgio, 2017) di Philippe de Chauveron con Christian Clavier, Elsa Zylberstein, Ary Abittan, Cyril Lecomte, Oscar Berthe, Nikita Dragomir

Christian Clavier, comico che negli anni ’90 sbancava in Francia rimanendo sostanzialmente sconosciuto da noi (nonostante abbia sfoggiato un paio di volte i baffoni di Astérix), da quando si è incanutito e ha messo su un po’ di chili è diventato leggermente popolare pure da queste parti. Merito dell’exploit, tre anni fa, di Non sposate le mie figlie! (di cui è in preparazione l’inevitabile n. 2), seguito (fra gli altri) dal superiore Tutti pazzi in casa mia (per la verità passato più inosservato). Senza discostarsi da tali personaggi di borghesi benestanti e sprovvisti di larghe vedute, l’attore (ben doppiato da Giancarlo Magalli), rimettendosi nelle mani di de Chauveron, autore del campione d’incassi testé citato, è ora protagonista di questa commedia di costume furbamente fondata sui cliché (e ulteriormente ibridata con un altro titolo recente d’oltralpe, Benvenuti… ma non troppo). Tutto parte dall’incauta dichiarazione televisiva di uno scrittore progressista, sposato con una ricca artista (Elsa Zylberstein, sempre affascinante), il quale – per zittire un avversario politico – si dice pronto a ospitare una famiglia rom nella sua villa. Il nomade Babik (Ary Abittan) e la sua famiglia gli credono e si presentano (con un significativo intruso); l’intellettuale non può tirarsi indietro, dando luogo a uno stridente confronto culturale. Ironia senza facili demonizzazioni, ma anche una struttura che non offre grandi sbocchi.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano