DARK PLACES – NEI LUOGHI OSCURI, Recensione di Massimo Arciresi

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Per gli appassionati di cinema, ho nuovamente il piacere di condividere con voi un’inedita recensione  di Massimo Arciresi, critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

DARK PLACES – NEI LUOGHI OSCURI (Dark Places, USA/GB/Francia, 2015) di Gilles Paquet-Brenner, con Charlize Theron, Nicholas Hoult, Chloë Grace Moretz, Christina Hendricks, Corey Stoll, Sterling Jerins

Il fatto che questo per molti versi riuscito thriller provenga da un romanzo di Gillian Flynn non è di per sé una garanzia. Prima di tutto perché l’autrice de L’amore bugiardo stavolta non ha scritto anche la sceneggiatura (per quanto pure nel pregevole film di Fincher qualche ritocco non sarebbe guastato): infatti si è occupato dell’adattamento lo stesso regista Paquet-Brenner (La chiave di Sara), aggiungendo tuttavia un tocco europeo che, nel contesto, non risulta esattamente rivitalizzante (lo si nota soprattutto in qualche scompenso di ritmo). In secondo luogo, gli elementi di base davvero intriganti sono giusto un paio: il personaggio centrale, l’inerte Libby (una sdrucita Theron), scampata da bambina (quando ha il volto di Sterling Jerins) alla furia omicida del fratello satanista (Tye Sheridan da giovane, Corey Stoll da recluso, entrambi notevoli) da lei accusato di avere brutalmente ucciso la madre e le sorelle, sovvenzionata fino all’età adulta da generose donazioni; e il sottilmente morboso club di appassionati del crimine che la avvicina, nella persona di Lyle (Hoult, già con la protagonista in Mad Max – Fury Road), per rimettere in discussione il caso. Attraverso i flashback si delineano gli effettivi accadimenti e acquisisce crescente importanza la figura, all’inizio defilata, della “fidanzatina” Diondra (Andrea Roth, interpretata in versione giovanile dalla sempre più brava Moretz). Un’opera d’intrattenimento.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano