È SOLO LA FINE DEL MONDO, Recensione di Massimo Arciresi

recensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

È SOLO LA FINE DEL MONDO (Juste la fin du monde, Canada/Francia, 2016) di Xavier Dolan con Gaspard Ulliel, Marion Cotillard, Nathalie Baye, Vincent Cassel, Léa Seydoux, Antoine Desrochers

27 anni, sesto (sostanzialmente) elogiato lungometraggio. Con un’innata capacità di rielaborare in chiave raffinata il cinema popolare, il canadese Xavier Dolan è indubitabilmente uno degli autori più apprezzati del panorama internazionale odierno. Rifacendosi a un testo – visibilmente – teatrale del francese Jean-Luc Lagarce (1957-1995), il giovane cineasta inscena un classico ritorno a casa, nel qual caso di Louis (Ulliel, da noi famoso soprattutto per Hannibal Lecter – Le origini del male), che ha fatto fortuna proprio grazie al palcoscenico e che da ben 12 anni non vede sua madre (una truccatissima Baye) e i suoi fratelli, ovvero la minore Suzanne (l’intrigante Seydoux) – che quasi non conosce – e il maggiore Antoine (un intrattabile ed eccessivo Cassel), che frattanto si è sposato con Catherine (un’esitante e ricettiva Cotillard). L’occasione non è delle migliori: deve comunicare loro che sta per morire. Inevitabilmente in serrati confronti “uno contro uno” emergono le tensioni che probabilmente contribuirono alla fuga dell’ospite (difficile stabilire quanto gradito), e fra tante parole (spesso urlate) forse è meglio privilegiare (al pari di un traguardo) il non detto. Dettagli come l’incipit con il bambino sull’aereo, i furtivi flashback o il cuculo impazzito impreziosiscono questo dramma da camera, che all’inizio può lasciare freddi ma è in grado di insinuarsi fra le emozioni dello spettatore senza farsi notare.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano