Oggi vi consiglio la lettura di “I 100 delitti della Sicilia”, di Vincenzo Ceruso. Da sempre quest’isola è teatro di violenza e di mistero. Molti uomini, donne e bambini sono caduti vittime delle più efferate brutalità e per le motivazioni più svariate. Ovviamente, quando si parla di Sicilia, il primo pensiero corre alla mafia e ai suoi morti ammazzati sulle strade, alla lupara bianca, alle stragi. Eppure, non solo di mafia si muore in Sicilia.
Questo viaggio di Vincenzo Ceruso ci illumina sui delitti, più o meno conosciuti, che hanno insanguinato questo triangolo di terra nel corso della storia. Si parte addirittura dai Beati Paoli e dall’alone di leggenda che avvolge questa setta (della cui esistenza non si ha certezza) e che comunque è talmente radicata nella memoria popolare che la stessa mafia l’ha utilizzata per legittimarsi in qualche modo agli occhi dei suoi adepti. Si prosegue con i Vespri Siciliani, il poliziotto Joe Petrosino, il bandito Salvatore Giuliano… e ancora tanti altri. Placido Rizzotto, Giuseppe Impastato, Pio La Torre, Giuseppe Fava, Falcone e Borsellino, le numerosissime vittime della mafia, anche e soprattutto quelle non salite agli onori della cronaca, la cui fine per molto tempo è rimasta avvolta in un alone di mistero (come il piccolo Claudio Domino, per il quale solo diversi anni dopo si appurò che la morte era avvenuta per mano mafiosa, perché il bambino avrebbe assistito al confezionamento di alcune dosi di eroina) .
Ma vi sono anche i femminicidi e gli omicidi di bambini (il piccolo Loris, la storia di Denise) che accomunano purtroppo ogni angolo di questo mondo. Una vasta gamma di azioni criminose, analizzate con la lucidità dello studioso che, attraverso la ricerca della verità e la custodia della memoria collettiva, ancora una volta, esprime un grande amore per questa terra.
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