IL PIANO DI MAGGIE – A COSA SERVONO GLI UOMINI, Recensione di Massimo Arciresi

recensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

IL PIANO DI MAGGIE – A COSA SERVONO GLI UOMINI (Maggie’s Plan, USA, 2015) di Rebecca Miller con Greta Gerwig, Ethan Hawke, Julianne Moore, Bill Hader, Maya Rudolph, Travis Fimmell

A firma della soggettista Karen Rinaldi, da questa quinta fatica registica (ma da noi è noto solo Personal Velocity – Il momento giusto, 2002) della figlia di Arthur Miller (nonché moglie di Daniel Day-Lewis), occasionalmente attrice, è scaturito un libro, richiamato dal sottotitolo del film. L’ambientazione a New York, la focalizzazione sulla sua classe intellettual-borghese (non necessariamente danarosa), un certo gusto per la sophisticated comedy richiamano (volutamente) il cinema di Allen; qui però siamo dalle parti delle produzioni orgogliosamente indipendenti, di cui Greta Gerwig sta diventando (insieme a Brit Marling e a poche altre) un volto riconoscibile, per non dire una garanzia. L’attrice californiana, dopo le commedie dirette dall’ex-compagno Noah Baumbach, continua serenamente a proporre il suo – ormai un po’ scontato – personaggio di giovane donna con la testa fra le nuvole (visto pure in Damsels in Distress), tuttavia stavolta in campo ci sono l’indecisione e il potere femminili applicati miratamente alla prevedibile incostanza dell’uomo. Quest’ultimo ha le fattezze di uno scrittore insicuro (Hawke) del quale la protagonista, spinta anzitutto dal desiderio di maternità (già coltivato con un progetto di inseminazione artificiale), si innamora, per poi cercare di “restituirlo” alla dispotica consorte danese (Moore) da cui egli ha divorziato senza reale convinzione. L’insieme è sapido, sebbene non esaltante.

Per consigli su letture e viaggi potete trovare Il giro del mondo con un libro in mano anche su www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano

Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano