IL PICCOLO PRINCIPE, Recensione di Massimo Arciresi

FilmMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

IL PICCOLO PRINCIPE (The Little Prince/Le petit prince, Francia, 2015) di Mark Osborne – Animazione

Co-regista del primo Kung Fu Panda, Mark Osborne si è cimentato con il difficile compito di trasporre per gli esigenti schermi odierni il più amato romanzo per l’infanzia, concepito dall’aviatore precipitato in guerra Antoine de Saint-Exupéry, rappresentato dall’anziano pilota al quale si accosta la piccola protagonista di questo cartone animato realizzato in digitale (quasi completamente). Sì, perché l’esile trama originale non sarebbe bastata per un lungometraggio, quindi gli sceneggiatori Bob Persichetti e Irena Brignull si sono inventati una “cornice”, la storia di una studentessa che non vede mai il padre, in viaggio per lavoro, e ha a che fare pochissimo con l’instancabile madre, donna in carriera che le ha già pianificato la vita nei minimi dettagli con l’ausilio di una tabella che ricorda parecchio la schematizzata città in cui vivono presa dall’alto. Quando la ragazzina conosce il bislacco vicino, l’indomito vegliardo le racconta la storia del piccolo principe che viveva su un pianeta minuscolo (una narrazione frammentata resa suggestivamente in animazione a passo uno), prospettandole una crescita che non deve per forza essere seriosa. Il tentativo di discostarsi dalle attuali produzioni per l’infanzia da un lato va a segno (rimandi anticipatori come quello dell’aspirapolvere pieno di stelle denotano una gentile raffinatezza), dall’altro si tende ad allungare il brodo. E se gli spettatori piccini si stancano?

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano