LA BATTAGLIA DEI SESSI, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

La battaglia dei sessi (Battle of the Sexes, USA/GB, 2017) di Valerie Faris, Jonathan Dayton con Emma Stone, Steve Carell, Andrea Riseborough, Sarah Silverman, Bill Pullman, Elisabeth Shue

Il titolo si riferisce all’etichetta affibbiata a un’amichevole (per modo di dire) eppure storica partita di tennis giocata nel 1973. Sul campo si affrontarono il cialtronesco Bobby Riggs, celebrato ex-giocatore ultracinquantenne ed esibizionista che asseriva – come tanti – che la spettacolarità dello sport fosse una faccenda esclusivamente maschile (e aveva già sfidato la quotata Margaret Court, qui interpretata da Jessica McNamee), e Billie Jean King, giovane campionessa femminista che si batteva per la parità di trattamento nei premi in denaro (il campionato delle donne rendeva quanto quello degli uomini) e che, sposata, stava per scoprire la propria omosessualità (argomento scottante a quel tempo). In ballo c’era il consolidamento della dignità delle allora particolarmente combattive signore, perciò divenne un evento mediatico dagli echi consistenti. Diretto dai Faris & Dayton (significativamente moglie e marito) di Little Miss Sunshine e Ruby Sparks, il film, che vanta un’accurata ambientazione (benché il soundtrack deluda), sembra confezionato apposta per l’imminente stagione dei premi, ma non è una colpa. Ben scritto (da Simon Beaufoy), ben recitato da Stone e Carell (entrambi in Crazy, Stupid, Love.) e dall’intero cast (in cui, oltre all’impresaria Silverman, al commentatore Pullman e alla stufa consorte Shue, rispunta l’“attivista dormiente” Alan Cumming), anticipa le prossime racchettate di Borg McEnroe.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano