LA PARANZA DEI BAMBINI, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere. 

La paranza dei bambini (Italia, 2019) di Claudio Giovannesi con Francesco Di Napoli, Ar Tem, Ciro Pellecchia, Alfredo Turitto, Ciro Vecchione, Mattia Piano Del Balzo

Da un romanzo (vagamente e tristemente ispirato alla realtà) di Roberto Saviano nasce la sceneggiatura firmata dallo stesso con Maurizio Braucci e il regista Claudio Giovannesi (Alì ha gli occhi azzurri, Fiore), fresca di premiazione berlinese. In un periodo in cui imperversano, con continui e indesiderabili rischi di mitizzazione, serie come Gomorra e Suburra, quest’ascesa al potere di un gruppetto di scugnizzi del rione Sanità capeggiato (quasi “per caso”) da Nicola (l’inedito e bravissimo Francesco Di Napoli), che vive con l’acquiescente madre (Valentina Vannino alias L’intrusa) e fila con la coetanea Letizia (Viviana Aprea), capace d’ingraziarsi il clan più prepotente del momento (che ha per boss un tronfio Aniello Arena, dopo Reality interprete navigato) e, arricchitosi rapidamente (passando da teppismo – vedi l’incipit con il conteso albero di Natale in Galleria Umberto – e furtarelli  a spaccio ed “esattoria”), di cospirare con i reietti (rappresentati dai fratelli – nella finzione – Pasquale Marotta e Carmine Pizzo), nonché pronto ad ammutinarsi – con l’aiuto armato di un anziano capo agli arresti domiciliari (Renato Carpentieri, il nome più importante in cartellone) – quando l’occasione è propizia, non si crogiola in una possibile costruzione epica. Al contrario, mostra lucidamente l’abissale scollamento sociale in cui prolifera la criminalità (in tal caso quindicenne), stendendo un pietoso velo finale.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano