LA STAGIONE DELLA CACCIA, Consigli di lettura

20160329_165446La stagione della caccia è uno dei primi romanzi di Andrea Camilleri e non è fra i più famosi. Non fa parte del ciclo riguardante il commissario Montalbano ed è ambientato nella Vigata di fine Ottocento. La trama, pur nella sua semplicità o forse, come spesso accade, proprio per questo, è avvincente e sorprendente. Si tratta di un intrigo che, però, non si manifesta sin dall’inizio in quanto tale. Al contrario, la vicenda si tinge di giallo soltanto verso la fine, quando la concatenazione di eventi all’apparenza incomprensibili e scollegati fra loro, si mostra finalmente per quella che è, una diabolica e tragica macchinazione.

L’ambientazione, la descrizione dei personaggi e il linguaggio usato da Camilleri sono, come sempre, il fulcro, la bellezza e il motivo fondamentale per il quale questo romanzo e tutta l’opera dell’autore vanno assaporati. La teatralità dei gesti quotidiani, dei comportamenti e persino degli eventi accidentali, che non dipendono dal volere umano, ci raccontano ancora una volta di una terra in cui l’ordinario non esiste e lo straordinario è la norma, la quotidianità. Le regole del mondo vengono sovvertite da questa umanità, in cui l’apparenza inganna non per una finzione, ma perché deve obbedire ad altre regole, non scritte, in cui la ragione non esiste o, forse, è soltanto la maschera della follia. Non per niente siamo nella terra di Pirandello.

In quasi tutti i personaggi, pazzi, egoisti, prepotenti, vittime e assassini, non manca un elemento di simpatia o aspetto nel quale il lettore finisce quasi per identificarsi. Ogni cosa e ogni essere umano è un condensato di contraddizioni, così come la vita stessa. Per questo il finale, sorprendentemente tragico, dopo la commedia dell’intera vicenda, lascia l’amaro in bocca ma non delude e, seppure inaspettato, appare come la naturale conseguenza degli eventi narrati.

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Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano