LE ATMOSFERE DI DUBLINO, Consigli di viaggio

the-temple-bar– FOTO PRELEVATA DAL WEB –

Dublino è una città piena di monumenti e musei da visitare. C’è la prestigiosa università Trunity College, fondata da Elisabetta I nel 1592. Qui studiarono Oscar Wilde, Jonathan Swift, Bram Stoker, Samuel Beckett. Al suo interno The Old Library, nelle sue lunghissime librerie in quercia, custodisce circa 200.000 preziosi volumi, il Brian Boru, la più antica arpa irlandese, e altri importanti e antichi documenti. Al Trinity College è conservato anche il Book of Kells, un codice miniato medioevale contenente i Quattro Vangeli in latino, considerato un capolavoro dell’arte celtica, grazie alle incredibili scritture a colori, all’eleganza e alla bellezza delle miniature, decorazioni e illustrazioni. Bellissimi anche la Cappella, il campanile e i verdissimi cortili del campus. Da vedere, poi, la Christ Church Cathedral, la splendida cattedrale, risalente al 1172, edificata sul sito di una chiesa vichinga in legno, e successivamente rimaneggiata più volte. E ancora la suggestiva Cattedrale protestante di S. Patrizio, il romantico ponte pedonale Ha’Penny Bridge, il Dublin Castle, antica fortezza normanna, la via pedonale dello shopping Grafton Street e, per gli amanti della birra, la fabbrica della rinomata Guinnes.

Ma ciò che mi ha veramente colpito di Dublino è l’atmosfera che si respira a Temple Bar. Si tratta dell’antico quartiere medievale delle corporazioni e degli artigiani, a quell’epoca famoso anche per la sua pericolosità notturna. Di giorno le botteghe di tessitori, stampatori, pellicciai, la notte covo di ubriachi e prostitute nelle sue bettole e nei suoi bordelli. Nel corso dei secoli venne abbandonato per poi essere occupato, negli anni Settanta, da alternativi e creativi che ne fecero la loro sede “scalcinata”. Il degrado, però, continuava, tanto che ne fu proposta la distruzione e la totale ricostruzione da qualche gruppo politico. Fortunatamente prevalse l’idea di conservare le radici storiche di uno dei quartieri più antichi e significativi della città, per cui i vecchi edifici, invece di essere abbattuti, vennero restaurati. L’intero quartiere venne recuperato e rinnovato, creando al suo interno spazi culturali, pedonalizzando l’intera zona e vietando la costruzione di edifici che ne avrebbero snaturato la bellezza tipica. Tutto ciò non ha soltanto salvato e valorizzato un patrimonio inestimabile di questa città, ma ha creato nuovi spazi di vita per i suoi cittadini, che oggi vi si recano per vivere i momenti più spensierati della loro giornata. Temple Bar è divenuto un reticolo di viuzze, bar, teatri, caffè, pub, pieno di artisti di strada, musicisti, turisti. Al suo interno si trovano spazi espositivi e centri culturali, come la Gallery of Photography, il National Photography Archive e l’Irish Film Institute. In sostanza è oggi il centro nevralgico del divertimento, il quartiere culturale della città. La sera, vagabondando fra quelle strade, si può essere presi d’assalto da comitive di donne che festeggiano l’addio al nubilato o essere coinvolti dai cori degli irlandesi che, all’interno dei pub, cantano le canzoni dei gruppi musicali che suonano dal vivo. Tutto questo è atmosfera, tutto questo è decisamente e inconfondibilmente Dublino.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano