LEGEND, Recensione di Massimo Arciresi

downloadMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

LEGEND (id., GB/Francia/USA, 2015) di Brian Helgeland con Tom Hardy, Emily Browning, David Thewlis, Christopher Eccleston, Tara Fitzgerald, Chazz Palminteri

I terribili gemelli Kray, criminali che dominarono l’East End londinese negli anni ’60, furono già al centro di un curioso biopic del 1990 firmato da Peter Medak e recitato da Gary e Martin Kemp degli Spandau Ballet. Sulle loro discutibili tracce ritorna, ispirandosi al libro The Profession of Violence, pubblicato da John Pearson nel 1972, l’abile sceneggiatore e un po’ meno entusiasmante regista Brian Helgeland (della sua attività dietro la macchina da presa finora val la pena di citare solo Payback – La rivincita di Porter), affidando i ruoli dell’incontrollabile Ronnie e del pragmatico Reggie al medesimo attore, Tom Hardy, le cui spalle larghe sono ormai una certezza. La sua strabiliante doppia prova che si avvicina pericolosamente, senza mai arrivarci, alla caricatura – da un lato un rozzo gangster irrazionale e dichiaratamene gay, dall’altra un ambizioso arrampicatore disonesto, determinato a sposare la graziosa e paziente Frances (Emily Browning) – è il vero motivo per andare a vedere il film. Che, d’altronde, non riesce impressionare più di tanto: tra nemici ottusi, alleati d’oltreoceano, traffici, sgarbi, tradimenti, ritorsioni, colpi di testa, indagini, il repertorio è noto, anche perché l’uscita dell’assonante Black Mass (incentrato sul furfante americano d’origine irlandese Whitey Bulger) è abbastanza recente. Tuttavia, l’eventuale godibilità della visione, soprattutto se si è in vena, non è affatto preclusa.

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Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano