LETTERE DA BERLINO, Recensione di Massimo Arciresi

recensione-massimoMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

LETTERE DA BERLINO (Alone in Berlin, GB/Francia/Germania, 2016) di Vincent Pérez con Brendan Gleeson, Emma Thompson, Daniel Brühl, Mikael Persbrandt, Katharina Schüttler, Louis Hofmann

Giunto alla terza regia (dopo Pelle d’angelo e l’inedito Si j’étais toi), l’attore Vincent Pérez (Cyrano de Bergerac, Il viaggio di Capitan Fracassa, Il tulipano d’oro) affronta un romanzo di Hans Fallada ispirato a una storia vera, quella di due coniugi tedeschi che, perso il loro unico figlio al fronte, cominciarono a diffondere nella Berlino dei primi anni ’40 dei volantini contro il nazismo. L’autore delle frasi ingiuriose per il regime è il marito, Otto, capofficina metallurgico, mentre la sua consorte Anna (nella realtà si chiamava Elise, ma qui le si assegna, non a caso, un altro nome palindromo), stufa a sua volta delle iniquità sociali alle quali è costretta ad assistere, lo spalleggia e lo copre. L’assorto Brendan Gleeson e la trattenuta Emma Thompson danno corpo e dignità ai personaggi, mentre Daniel Brühl è lo zelante e metodico mastino messo alle loro costole dalle infastidite e arroganti SS (rappresentate dal terribile ufficiale incarnato dallo svedese Mikael Persbrandt). Un carattere, quello del professionale e cosciente detective amaramente asservito, che lascia trapelare tutta la mortificazione e l’impotenza dettate dalla sua ovvia vigliaccheria, nonché, più in generale, da uno stato la cui oppressione si misura con il numero delle cartoline non denunciate o con gli sguardi (preoccupati? indignati? rassegnati? incuranti?) di chi le raccoglie. Sotto una confezione “tranquilla”, insomma, pulsa un bel film.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano