MARIA PER ROMA, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Maria per Roma (Italia, 2017) di Karen Di Porto con Karen Di Porto, Andrea Planamente, Nicola Mancini, Cyro Rossi, Diego Buongiorno, Daniela Virgilio

A volte spuntano piccole opere a budget rigorosamente contenuto che, sulla carta, sembrano non offrire granché, ma possono contare su un’idea precisa, in grado sorprendentemente di riempire il plot. Si potrebbe – per parecchi motivi – azzardare una similitudine con il recentissimo Una gita a Roma (diretto e interpretato da Karin Proia), ma qui siamo più dalle parti di pellicole di coraggiosi indipendenti che poi si sono – purtroppo – eclissati, come D’Ascanio o Del Punta, o ancor meglio, al netto degli sperimentalismi, dell’autobiografismo di Eleonora Danco. In effetti Maria, che ha i tratti della stessa regista, è un’aspirante attrice che cerca di restare a galla lavorando come key holder, ovvero un’incaricata (preferibilmente poliglotta) che consegna le chiavi degli appartamenti al centro della capitale ai visitatori (non sempre) stranieri. Sul suo ciclomotore c’è costantemente la cagnolina Bea, peraltro non in perfetta salute, e la nostra corre come una matta da un capo all’altro della città tra un provino e un appuntamento con una famiglia di clienti. Le due attività, nell’arco di una frenetica giornata-tipo (con tanto di ramanzine della madre e ricordi del padre scomparso), rischiano perfino di fondersi (non diciamo perché). Al di là di un certo “ottimismo logistico-temporale” (che però fa parte del gioco), il film, tra ironia e melanconia, ha qualcosa da dire ed è girato con gusto (non turistico) ed equilibrio.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano