MARIA REGINA DI SCOZIA, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere. 

Maria regina di Scozia (Mary Queen of Scots, GB, 2018) di Josie Rourke con Saoirse Ronan, Margot Robbie, Jack Lowden, Joe Alwyn, Adrian Lester, Guy Pearce

Basandosi sull’ipotesi proposta dallo storico John Guy nel suo libro Queen of Scots: The True Life of Mary Stuart (adattato per lo schermo da Beau Willimon), la regista esordiente Josie Rourke, corposa esperienza teatrale alle spalle, racconta il rapporto a distanza tra Maria Stuarda, rientrata nella sua Scozia alla morte del marito re di Francia, e sua cugina Elisabetta I, regina d’Inghilterra timorosa di un’usurpazione (o magari di un legittimo ripristino di ruoli). Due sovrane “sorelle” che, al di là delle ambizioni personali e delle opposte idee religiose (l’una era cattolica, l’altra protestante), forse, nel nome della famiglia e del regno, sarebbero riuscite – suggerisce la trama – a trovare un compromesso, se non fosse stato per la sostanziale protervia dei consiglieri (uomini) che le circondavano. Un film che parte piano e sa conquistare l’apprezzamento dello spettatore, ammirato, da principio, da scenografie e costumi e da una forma in generale assai curata, in seguito sorpreso da congrue idee di messinscena (per esempio, il parto di Maria o lo scontro armato), dalle esplosioni di violenza (il brutale assassinio del musico Rizzio), da risvolti privi di ambiguità (l’eliminazione di Lord Darnley, fallimentare marito dell’aspirante al trono). Fino a un confronto finale tra le protagoniste (le superlative e altere Ronan e Robbie, che neanche un pesante make-up riesce a imbruttire), leggendario e perciò degno di Heat.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano