NON SI RUBA A CASA DEI LADRI, Recensione di Massimo Arciresi

recensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

NON SI RUBA A CASA DEI LADRI (Italia, 2016) di Carlo Vanzina con Vincenzo Salemme, Stefania Rocca, Massimo Ghini, Manuela Arcuri, Maurizio Mattioli, Ria Antōniou

La “premiata ditta” Vanzina (formata dai figli di Steno, Carlo ed Enrico, entrambi sceneggiatori e solo il primo, ufficialmente, regista) sforna perlopiù commedie ridanciane, talvolta decisamente trascurabili, talaltra leggermente rifinite. La fitta filmografia dei due nel suo complesso costituisce, volente o nolente, un nostrano “specchio dei tempi”, con battute spesso invecchiate in fretta. In ogni caso, uno dei segnali incoraggianti della loro quarantennale carriera è identificabile ne I mitici – Colpo gobbo a Milano (1994), nostalgico omaggio all’inarrivabile I soliti ignoti. Sulla stessa linea (più del successivo In questo mondo di ladri, del 2004, affine nei temi blandamente sviluppati), arriva ora questa storia di una coppia (Salemme e Rocca), titolare di un’impresa di pulizie, sul lastrico a causa di un appalto soffiatole dal politico di turno (Ghini). Inconsapevolmente e per disperazione, marito e moglie si fanno assumere come domestici proprio in casa del loro ignaro “aguzzino” e della sua attuale amante (la meno convincente Arcuri, al debutto con i fratelli cineasti dopo una lunga lontananza dal cinema). Emerso l’inghippo, l’organizzazione di una rivalsa (complice l’amico Mattioli, alle prese con uno spassoso accento piemontese!) è inevitabile. Solite approssimazioni nella progressione della trama, ma almeno niente volgarità. Fra i comprimari Teco Celio, l’inatteso Lorenzo Balducci e la diva tv greca Antōniou.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano