OLTRE LA NOTTE, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Oltre la notte (Aus dem Nichts, Germania/Francia, 2017) di Fatih Akin con Diane Kruger, Denis Moschitto, Johannes Krisch, Numan Acar, Samia Muriel Chancrin, Ulrich Tukur

Mentre esce il revival (seppur “ragionato”) de Il giustiziere della notte, potrebbe essere accolto equivocamente il nuovo lavoro di Akin, regista tedesco memore delle proprie radici (La sposa turca, Ai confini del paradiso e Il padre) capace di inattese svolte ironiche (Soul Kitchen); però è un rischio ricercato, sicuramente con un po’ di avventatezza. Infatti, la storia di Katja (un’intensa Kruger, premiata a Cannes), donna non irreprensibile (fa uso di stupefacenti) che perde il marito curdo (ex-galeotto, ma è irrilevante) e il figlioletto ad Amburgo in un attentato terroristico di matrice neonazista (ispirato a un vero fatto di sangue avvenuto a Colonia nel 2004) e che medita il suicidio, reclama ascolto, rimugina vendetta, pare improntata alla retrograda legge del taglione. Ovviamente è sulle sfumature che bisogna soffermarsi. Diviso in tre atti “secchi” (intitolati La famiglia, La giustizia e Il mare, che è quello greco), il film descrive bene i tormenti della protagonista, ha una progressione drammatica coerente (quasi sempre) e, in voluto contrasto con l’incipit fluido e festoso, si chiude bruscamente e in maniera che alla proiezione segua un (acceso) dibattito. Interessante il cast di contorno: Moschitto è il metodico avvocato d’origine italiana, il veterano Tukur un testimone-chiave, Krisch un difensore con fin troppo pelo sullo stomaco; Hanna Hilsdorf e Ulrich Brandhoff sono i giovani e impassibili dinamitardi.

Per consigli su letture e viaggi potete trovare Il giro del mondo con un libro in mano anche su www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano

Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano