OUIJA – L’ORIGINE DEL MALE, Recensione di Massimo Arciresi

recensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

OUIJA – L’ORIGINE DEL MALE (Ouija: Origin of Evil, USA, 2016) di Mike Flanagan con Annelise Basso, Elizabeth Rease, Lulu Wilson, Henry Thomas, Parker Mack, Halle Charlton

Di solito le “seconde parti” o i prequels, quale è questo, risultano inferiori agli originali. Qui il film-fonte era il mediocre Ouija (2014), fra i tanti horror anonimi contemporanei, che riscopriva, sprecandola, la tavoletta medianica (indicata dal titolo), ormai desueta nel cinema di paura; premesse tutt’altro che buone, dunque. Invece Flanagan – che dopo l’ottimo Oculus e il quantomeno interessante Somnia è ufficialmente una delle risorse migliori che il genere abbia a disposizione negli USA – è riuscito nell’ardua impresa di far dimenticare l’irrilevante precedente (richiamato a fine titoli di coda) e a innalzare risolutamente il livello narrativo, attingendo a un’atmosfera qua e là degna di Rosemary’s Baby (l’azione si svolge nel 1967, più o meno ci siamo), con un’inquadratura di padre Hogan (Thomas, protagonista cresciuto di E.T.) mutuata da L’esorcista. Quindi i punti di riferimento (e gli impegni assunti con il pubblico) sono arditamente alti. E se non fosse abbastanza per evocare i bei tempi, il lungometraggio, girato in digitale, esibisce un’ulteriore finezza: reca i nostalgici bollini di sincronizzazione, come se fosse ancora suddiviso in rulli di pellicola. La trama illustra all’inizio gli imbrogli (quasi a fin di bene) orchestrati da Alice (Reaser), che simula sedute spiritiche con la preziosa collaborazione delle figlie Lina (Basso) e Doris (Wilson); un giorno, però, per “gioco” scomodano un vero spirito…

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano