PAROLA DI DIO, Recensione di Massimo Arciresi

recensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Parola di Dio ((M)uchenik, Russia, 2016) di Kirill Serebrennikov con Pyotr Skvortsov, Viktorija Isakova, Yuliya Aug, Aleksandra Revenko, Aleksandr Gorchilin, Irina Rudniktskaya

Non è certo il primo film sul fanatismo religioso (anche cristiano, categoria che si addirebbe pure all’equivoco God’s Not Dead, di cui è in arrivo un seguito), questo di Serebrennikov, del quale in Italia non si era ancora visto nulla; però possiede una progressione drammatica e un’asprezza degne di Dostoevskij (prese le dovute distanze), unite a un gusto per il piano-sequenza che non lascia indifferenti e che, quasi incidentalmente, esalta l’incisiva bravura degli attori. Venja (il giovane e nervoso Skvortsov) è in pieno delirio mistico: cita a memoria i più crudeli passi delle Bibbia (ogni versetto recitato appare in sovraimpressione sullo schermo), fustiga a colpi di invettiva i costumi (da bagno) delle ragazze, si confronta duramente con il prete ortodosso che insegna nella sua scuola e soprattutto condanna provocatoriamente (servendosi all’occorrenza di turpiloquio e nudità) le lezioni di educazione sessuale che tenta di organizzare l’emancipata insegnante Elena (Isakova). La madre (Aug) del contraddittorio ragazzo (non immune alle tentazioni), già esasperata, tende a lavarsene le mani; ma i veri problemi devono ancora arrivare: l’amicizia con un bistrattato compagno zoppo, Grigorij (Gorchilin), potrebbe diventare la goccia che fa tragicamente traboccare il vaso. Una lucida illustrazione dei pericoli che si annidano in ogni esaltazione, con un invito implicito a non abbandonare i soggetti che ne sono colpiti.

Per consigli su letture e viaggi potete trovare Il giro del mondo con un libro in mano anche su www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano

Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano