PERICLE IL NERO, Recensione di Massimo Arciresi

recensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

PERICLE IL NERO (Italia/Belgio/Francia, 2016) di Stefano Mordini con Riccardo Scamarcio, Marina Foïs, Gigio Morra, Valentina Acca, Lucia Ragni, Maria Luisa Santella

Lunga gestazione per l’adattamento del duro romanzo di Giuseppe Ferrandino. Il progetto era stato affidato a Francesco Patierno, reduce dal cupo Pater familias, e il protagonista doveva essere Pietro Taricone. Invece l’ha spuntata Stefano Mordini (Provincia meccanica, Acciaio). La sua sceneggiatura, scritta insieme a Valia Santella e Francesca Marciano e capace di stabilire un tono asperrimo dalle prime battute, sposta l’azione dall’Italia centro-meridionale al Belgio (complice la prestigiosa firma produttiva dei fratelli Dardenne) e alla Francia, anche se è sempre di camorristi che si parla. Infatti, s’immagina che una comunità malavitosa trapiantata a Liegi abbia fra le sue fila un taciturno orfano, Pericle Scalzone (un aderente Scamarcio), picchiatore e violentatore “di professione”, che però inaspettatamente combina un guaio (uno di quelli da guerre tra cosche, per intendersi) e deve svignarsela, finendo a Calais. Qui incontra una panettiera gentile ma ritrosa (la salda Foïs), che infine – in un impeto di fiducia francamente difficile da credere – lo ospita per qualche tempo, allargando piuttosto inconsapevolmente le sue vedute. Un po’ foschi i motivi che portano gli scagnozzi del (suo) boss (l’ottimo Morra) a rintracciarlo; sarà la molla che gli farà scoprire delle dolorose origini. I difetti ci sono, però la storia permane forte, diretta. Maria Luisa Santella (Signorinella) era Iside in Brutti, sporchi e cattivi.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano