RENEGADES – COMMANDO D’ASSALTO, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Renegades – Commando d’assalto (Renegades, Francia/Germania, 2017) di Steven Quale con Sullivan Stapleton, Dimitri Leonidas, Charlie Bewley, Sylvia Hoeks, Joshua Henry, Diarmaid Murtagh

Navy SEALs – Pagati per morire e Navy SEALs – I giovani eroi sono due action movies datati rispettivamente 1990 e 1992 che, già dai titoli (sebbene il secondo fosse d’invenzione della distribuzione italiana), la dicono lunga sull’ammirazione e la devozione di cui godono questi corpi speciali della marina statunitense. E non passano di moda, visto che sono pure al centro di questa semi-ridanciana avventura targata – visibilmente – Besson (che produce e co-sceneggia con il collega Richard Wenk) e diretta dal Quale responsabile del quinto, non deprecabile Final Destination e del più dozzinale Into the Storm. Tutto ruota attorno a tesoro in lingotti, che i nazisti trafugarono ai francesi e misero al sicuro sul fondo di un lago bosniaco; poiché l’azione si svolge negli anni del tremendo conflitto nell’ex-Jugoslavia (guarda caso gli stessi in cui si realizzavano le pellicole succitate: continuità stilistica?), il leggendario oro subacqueo attira l’attenzione di un gruppo di combattenti indisciplinati, per non dire scavezzacollo (è la bella e non disinteressata barista Sylvia Hoeks a parlargliene), che si attrezzano per estrarlo in gran segreto. Interpretato pure dai più noti J.K. Simmons (solito superiore rampognante) e Ewen Bremner (corruttibile elicotterista), il film, anacronistico, fin troppo spensierato (data l’ambientazione) e spaccone, scorre e non è più infame di altri prodotti del genere; ma permane inessenziale.

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Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano