SULLE ALI DELL’AVVENTURA, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Sulle ali dell’avventura (Donne-moi des ailes, Francia/Norvegia, 2019) di Nicolas Vanier con Jean-Paul Rouve, Louis Vazquez, Mélanie Doutey, Frédéric Saurel, Dominique Pinon, Philippe Magnan

Esisteva già un film che illustrava la storia vera di una famiglia di sognatori che aiutava delle oche canadesi a migrare: L’incredibile volo (1996) portava la firma dell’ardito Carroll Ballard, però sfortunatamente non lasciò il segno. Basandosi su un’esperienza simile (finanche nell’uso d’un deltaplano modificato) e più recente che ha avuto luogo in Francia (precisamente nella Camargue), il regista Nicolas Vanier, autore del primo Belle & Sébastien, inquadra il maniacale esperto di volatili Christian (Jean-Paul Rouve), l’annoiato ma sempre più coinvolto figliolo Thomas (Louis Vazquez) e, più tardi, la comprensibilmente apprensiva moglie Paola (Mélanie Doutey), più il collega Björn (Frédéric Saurel). È il primo a truccare avventatamente i permessi, ad allevare i pulcini, a insegnare loro a volare (con l’apporto del rampollo, diventatone la “madre”) e a guidarli, una volta adulti, fino in Norvegia attraverso cieli sicuri, per poi ricondurli indietro con il percorso memorizzato. O quantomeno è suo il progetto… Il motivo che lo detta è il rischio d’estinzione di alcune specie, insidiate durante i grandi spostamenti stagionali da nuovi pericoli e inquinamenti di vario genere. Sul piano del contenuto, la presenza di una facciabianca nello stormo di lombardelle è un indiretto messaggio di tolleranza. Per il resto, si tratta di onesto, a volte semplicistico intrattenimento, in ogni caso esaltato da stupende riprese aeree.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano