T2 TRAINSPOTTING, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

T2 Trainspotting (id., GB, 2017) di Danny Boyle con Ewan McGregor, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller, Robert Carlyle, Anjela Nedyalkova, Kelly Macdonald

La lista dei sequels “tardivi” (cioè girati 15-20 anni dopo l’originale) s’allunga. Un n. 2 che non può contare sull’onda del successo d’un titolo di culto s’affida alla nostalgia di coloro che l’amarono. Il caso in esame è ancor più particolare. Come per Trainspotting lo script del riconfermato John Hodge trae spunto dai personaggi creati da Irvine Welsh (sempre presente nel ruolo di Mikey) per il suo singolare universo letterario, attingendo in prevalenza dal romanzo Porno. Poiché si ripercorrono con precisione “alla Zemeckis” molti passaggi, luoghi, musiche del film del ’96 (anche con immagini “di repertorio”), conoscerlo è necessario per cogliere l’atmosfera malinconica incentrata sull’inesorabilità del tempo. Lo stile lisergico s’“imborghesisce”, adattandosi agli invecchiati protagonisti: Renton (McGregor), tornato nella natia Edimburgo dopo aver raggirato gli invadenti amici, Simon “Sick Boy” (Miller), che nel rivederlo medita vendetta, il “candido” Spud (Bremner), che godette della considerazione del fuggiasco e ora è un derelitto, e il pazzoide Begbie (Carlyle), che intende filarsela dalla prigione (ed è meglio non trovarselo davanti). I primi tre s’imbarcano in un affare che li riavvicina… Boyle, malgrado alcune forzature (l’alter ego dell’autore, il monologo aggiornato di Mark, Franco che coinvolge il figlio in una rapina), padroneggia perfettamente il tutto. Rispuntano pure Kelly Macdonald e Shirley Henderson.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano