THE DANISH GIRL, Recensione di Massimo Arciresi

recensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

THE DANISH GIRL (id., GB/USA/Danimarca/Belgio/Germania, 2015) di Tom Hooper con Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Matthias Schoenaerts, Ben Whishaw, Amber Heard, Sebastian Koch

Distintosi con Il discorso del re, a cui seguì l’impropriamente dimenticato musical Les Misérables, Hooper dimostra di prediligere fermamente le ambientazioni d’epoca. Stavolta si concentra sull’importante vicenda del pittore Einar Wegener, che capì di sentirsi più donna che uomo quando, nel 1926, posando per la moglie e collega Gerda, si scoprì particolarmente a suo agio in abiti femminili. Infelice per una condizione peraltro inaccettabile all’epoca e nella società in cui visse, si sottopose, senza mai perdere il sostegno della comprensiva consorte (il gioco di specchi tra loro è continuo), a un pionieristico intervento che oggi verrebbe definito di riassegnazione di genere. Lo script di Lucinda Coxon – dal libro di David Ebershoff – aggira con intelligenza le facili equazioni: il protagonista, autoribattezzatosi Lili Elbe, non ha necessariamente tendenze omosessuali (una via che comunque distrarrebbe dal tema principale), semplicemente affronta con coraggio un percorso arduo per il quale ancora viene ricordato dalla comunità LGBT. A conti fatti è l’unica vera intuizione di un film formalmente corretto ma piuttosto ricattatorio sul piano emotivo e non esente da imprecisioni, anche drammaturgiche. Né risolleva la situazione l’interpretazione artefatta di Redmayne, capace di trasmettere sensazioni laceranti eppure imbastita sulle pose. Convincente risulta invece la partner Vikander, fresca di Oscar per la sua performance.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano