TOGLIMI UN DUBBIO, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

 

Toglimi un dubbio (Ôtez-moi d’un doute, Francia/Belgio, 2017) di Carine Tardieu con François Damiens, Cécile de France, Guy Marchand, André Wilms, Alice de Lencquesaing, Estéban

La regista Tardieu vende il suo film come la solita commedia degli equivoci (almeno a giudicare dal trailer). Invece c’è di più. Anzitutto un tocco delicato, che permette di rendere credibile non solo la situazione in sé (un uomo scopre casualmente che il suo genitore biologico non è chi ha sempre creduto, si mette a cercare quello vero e s’innamora inconsapevolmente della figlia), ma anche i suoi snodi, le rivelazioni a catena immancabilmente evidenziate da ingenui accadimenti, i personaggi centrali. Per esempio, il protagonista Erwan (François Damiens de La famiglia Bélier, sorprendente nei mezzi toni) è un competente sminatore, dunque abituato a pianificare le azioni e a maneggiare con cura vecchi ordigni, quali in un certo senso sono suo padre (Guy Marchand), appassionato barcaiolo, e lo sconosciuto, gentile, solitario Joseph (bellissimo ruolo per André Wilms), che pare ebbe un incontro fugace con la defunta madre dell’esperto di bombe. Anna (Cécile de France, attrice stupenda) è un’indurita dottoressa intimamente pentita di aver preferito da bambina il pantofolaio Joseph alla moglie giramondo allorché si separarono. Il prudente quarantenne, peraltro vedovo e quasi nonno, poiché la sua intraprendente Juliette è orgogliosamente incinta di uno sconosciuto (il che dà luogo a un attinente secondo asse narrativo), prova a disinnescare l’attrazione tra lui e il medico, una volta accortosi dell’assurda coincidenza. Riuscirà?

 

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano