TRAFFICANTI, Recensione di Massimo Arciresi

recensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

TRAFFICANTI (War Dogs, USA, 2016) di Todd Phillips con Jonah Hill, Miles Teller, Ana de Armas, Kevin Pollak, Bradley Cooper, Shaun Toub

Da un corposo articolo di Guy Lawson apparso su Rolling Stone e intitolato Arms and the Dudes (pure il film, pronto l’anno scorso, doveva chiamarsi così) lo specialista in commedie demenziali Phillips (Road Trip, lo Starsky & Hutch con Stiller & Wilson, Parto col folle, la trilogia di Una notte da leoni) ha tratto, con l’aiuto dei cosceneggiatori Stephen Chin e Jason Smilovic, il suo primo lavoro “serio”. Al tempo: ritmo sostenuto, montaggio “cool”, uso furbesco del ralenti appartengono sempre al genere leggero e gli insistiti omaggi a Scarface (fin dal manifesto) vanno in direzione della parodia. Però stavolta c’è di mezzo un sostrato più solido, basato sulla critica al tanto redditizio quanto vergognoso traffico legalizzato di armi in ogni parte del mondo che qualsiasi privato statunitense ben organizzato e con il pelo sullo stomaco (poco importa se di animo pacifista) può metter su senza difficoltà. Certo, dopodiché i compromessi e gli imbrogli in famiglia e tra amici (la compiacenza non è un tema secondario) si fanno; e se non fosse ancora chiaro, questa è una storia reale. L’hanno vissuta lo scorretto Efraim Diveroli (l’inarrestabile Hill) e il suo vecchio e influenzabile amico David Packouz (lo interpreta l’affidabile Teller, quello vero fa una comparsata), che hanno rifornito l’Iraq e l’Afghanistan correndo anche dei rischi. Non tutto è di alta qualità, ma lo “sporco” cameo di Cooper, sodale del regista, si nota.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano