TUTTI LO SANNO, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Tutti lo sanno (Todos lo saben, Spagna/Francia/Italia, 2018) di Asghar Farhadi con Penélope Cruz, Javier Bardem, Ricardo Darín, Eduard Fernández, Bárbara Lennie, Inma Cuesta

Già sulla carta è un’operazione rischiosa, come spesso lo sono le coproduzioni dalle troppe anime culturali: un film interamente ambientato nella provincia spagnola – con la rappresentativa, solida, solita coppia di divi internazionali formata da Cruz e Bardem – e affidato al regista iraniano più in vista del momento, Farhadi, fattosi notare con About Elly e affermatosi grazie a Una separazione, Il passato, Il cliente. Infatuatosi del territorio, l’autore (anche dello script) vi ambienta un’altra delle sue vicende imperniate sul dirompente rapporto tra causa ed effetto, con una tendenza a romanzare le dinamiche familiari tale da suscitare in buona parte della critica facili accostamenti (forse non del tutto impropri) alle soap operas, soprattutto per la costruzione di qualche binario narrativo morto. Tuttavia nella vicenda della ritornante Laura, sposatasi a Buenos Aires con un uomo (non più) ricco (Darín, che non delude mai) e venuta a celebrare le nozze della sorella in compagnia dei suoi bambini, rimbattutasi in Paco, imprenditore agricolo pragmatico e ancora innamorato di lei malgrado sia a sua volta felicemente coniugato con Bea (Lennie), e nell’azzardato risvolto del rapimento della figlia più grande che reca chiaramente un diffuso scompiglio in tutta la sua prole (marito – costretto ad accorrere – compreso), sono riconoscibili (e tutto sommato apprezzabili) diversi elementi della poetica del cineasta. Basteranno?

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano