UNA VOLTA NELLA VITA, Recensione di Massimo Arciresi

RecensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

UNA VOLTA NELLA VITA (Les héritiers, Francia, 2014) di Marie-Castille Mention-Schaar con Ariane Ascaride, Ahmed Dramé, Noémie Merlant, Geneviève Mnich, Stéphane Bak, Wendy Nieto

Il Giorno della Memoria (27 gennaio), dedicato alle vittime dell’Olocausto, da qualche anno viene celebrato anche dalla settima arte. La distribuzione italiana nel 2016, tra eventi e uscite regolari, ha proposto diversi titoli a tema, incentrati su ambientazioni d’epoca o sguardi contemporanei. A quest’ultima categoria appartiene il film della Mention-Schaar, che racconta la vera vicenda dell’irrequieta classe del liceo Léon-Blum di Créteil, non lontano da Parigi, iscritta all’impegnativo concorso “I bambini e gli adolescenti nel sistema concentrazionario nazista” dalla sua seria, paziente e fiduciosa insegnante di Storia e Geografia (un’Ascaride in “vacanza” dal marito regista Guédiguian). Un percorso ideato per invogliare gli studenti, all’inizio ovviamente scettici, a fare ricerche e identificarsi con i coetanei di allora, incolpevoli bersagli di un sistema discriminatorio quanto lo sarebbero loro se simili follie riemergessero oggi. Importante rimarcare che la scuola sullo sfondo è quella in cui si sono svolti davvero i fatti e che Ahmed Dramé (l’allievo che non a caso vorrebbe studiare cinema) era nel team di cui si narra l’operato e ha steso il copione con l’autrice. Autentico è poi l’anziano superstite dei campi di sterminio Léon Zyguel, purtroppo scomparso poco dopo le riprese, portatore della propria triste esperienza. Lavoro didattico ma valido, finanche per la frastagliata descrizione della vita scolastica.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano