UNFRIENDED – DARK WEB, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Unfriended – Dark Web (id., USA/Russia, 2018) di Stephen Susco con Colin Woodell, Stephanie Nogueras, Rebecca Rittenhouse, Betty Gabriel, Connor Del Rio, Andrew Lees

Il regista Timur Bekmambetov, affermatosi in Russia con l’interessante dittico fantasy de I guardiani… e sbarcato in pompa magna a Hollywood (Wanted – Scegli il tuo destino, La leggenda del cacciatore di vampiri, il remake di Ben-Hur), da produttore sta imponendo un nuovo genere (o quasi: qualcuno ricorda il belga Thomas in Love?), imperniato non tanto sulla soggettiva (Hardcore!), quanto sulla visione attraverso lo schermo d’un laptop, già denominato computer screen film. Il ricordo del teso Searching è fresco, ma è stato il primo (avulso) capitolo di Unfriended (2014) ad aprir le danze. Se là irrompeva l’elemento soprannaturale, stavolta, durante la serena videochat d’un gruppo d’amici funestata dall’intrusione d’una setta di sadici assassini (problema causato dal fatto che Matias, alias Colin Woodell, s’è incautamente appropriato d’un pc rimasto a lungo incustodito), l’atmosfera horror assume una più sinistra concretezza. Certo, dei dettagli del plot son poco credibili (soprattutto l’efficienza millimetrica dei persecutori), però i motivi per restare incollati alla poltrona non mancano. C’è poi l’ammirazione/condanna nei confronti dei prodigi telematici, che offrono infinite possibilità e comportano altrettanti risvolti oscuri (sul tema esistono Disconnect, Infernet, Youtopia). Una post-produzione probabilmente rapida presuppone una preparazione minuziosa, e pure qui l’opera d’adattamento (orale e scritto) è grandiosa.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano