ZOMBIELAND – DOPPIO COLPO, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere. 

Zombieland – Doppio colpo (Zombieland: Double Tap, USA/Canada, 2019) di Ruben Fleischer con Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Emma Stone, Abigail Breslin, Zoey Deutch, Rosario Dawson

Raro caso di distribuzione del sequel di un film inedito in sala (un precedente per i nerds: Un mitico viaggio) divenuto piccolo cult tra un passaggio tv e un pay-per-view, il nuovo lavoro di Fleischer – intanto incappato in Gangster Squad – giunge ben dieci anni dopo l’originale, il che nel contesto distopico ironicamente descritto e fedelmente ripreso (con il pianeta devastato dalla solita epidemia che ha generato morti viventi) cancella gli eventi storici dal 2009 a oggi. Tornano i pugnaci superstiti, sorta di disfunzionale famiglia: lo spaccone Tallahassee (Harrelson) e il cervellotico Columbus (Eisenberg), che si strugge per l’abbandono di Wichita (Stone), la quale però si ripresenta quando la sorellina Little Rock (Breslin, ovviamente cresciuta) fugge a sua volta per raggiungere una comunità “hippie”. A parte le simpatiche partecipazioni aggiuntive (l’oca Deutch, la volitiva Dawson, i fallimentari “sosia” Luke Wilson e Thomas Middleditch… Per l’elaborato cameo di Bill Murray bisogna aspettare i titoli di coda) e le premesse non mantenute (a che serve, in fondo, l’iniziale distinzione fra zombi?), a distanza di così tanto tempo vediamo quasi tutti i protagonisti, ormai divi, sotto un’altra luce; anche per tale (indiretto) motivo ci sarebbe voluta un’evoluzione dello stile della commedia horror, una ricalibratura del ritmo. Senza, si ha la sensazione – pur divertendosi – d’assistere alla puntata successiva a un pilot.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano