TUTTO QUELLO CHE VUOI, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Tutto quello che vuoi (Italia, 2017) di Francesco Bruni con Andrea Carpenzano, Giuliano Montaldo, Arturo Bruni, Emanuele Propizio, Donatella Finocchiaro, Antonio Gerardi

Già responsabile del buon successo di Scialla! (Stai sereno) e del più inosservato (e non meno valido) Noi 4, Francesco Bruni, anche attivo sceneggiatore, prosegue la sua solo relativamente disincantata osservazione della realtà con una commedia imperniata sul classico contrasto tra due personaggi antitetici che si rivela benefico per entrambi. Premesso che il cineasta si riconferma saldissimo nella direzione dei suoi attori (nessuno escluso), la particolarità del film sta nella scelta del co-protagonista, Giorgio, anziano poeta a riposo minato dall’Alzheimer che trova nel ventiduenne nullafacente Alessandro (Andrea Carpenzano) un paziente accompagnatore (lo assume la grata Laura, alias Raffaella Lebboroni, moglie dell’autore): si tratta dell’ottantasettenne Giuliano Montaldo, fra i registi rappresentativi del nostro cinema impegnato (suoi Sacco e Vanzetti, Il giocattolo, Gli occhiali d’oro), non nuovo alla recitazione (basterebbe citare Il caimano), ma mai chiamato per un ruolo così importante. Benché la trama assuma pian piano le sembianze di un’improbabile caccia al tesoro (pare che il vegliardo abbia nascosto qualcosa di prezioso in gioventù, il che fa drizzare le orecchie al ragazzo e ai suoi superficiali amici, interpretati da Emanuele Propizio, Riccardo Vitiello e Arturo Bruni, figlio di Francesco), la visione permane assai gradevole, pur con le sue semplici allegorie (vedi l’ascesa della scala nel prefinale).

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano