BENEDETTA FOLLIA, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Benedetta follia (Italia, 2018) di Carlo Verdone con Carlo Verdone, Ilenia Pastorelli, Maria Pia Calzone, Lucrezia Lante della Rovere, Paola Minaccioni, Francesca Manzini

Cambio di co-sceneggiatori per Verdone, e si sente. Collaborando con Nicola Guaglianone e Menotti, artefici dell’exploit Lo chiamavano Jeeg Robot (da cui arriva pure la verace co-protagonista Pastorelli), il simpatico cineasta romano, che ultimamente aveva dato segni di stanchezza, ritrova il gusto per la situazione comica (con richiami velatissimi a Troppo forte e Maledetto il giorno che t’ho incontrato), senza accantonare quell’amarezza di fondo che lo accompagna da sempre. Lo sfondo si presta all’equivoco grossier, lavorando Guglielmo (il carattere centrale) in un importante negozio di articoli sacri (l’ambiente ecclesiastico è spesso bonariamente irriso dall’autore, già da Un sacco bello e Acqua e sapone). Dato che la sua commessa – personaggio colpevolmente trascurato – scappa con la moglie (Lante della Rovere) proprio in occasione delle Nozze d’Argento, il nostro, smarrito, prende in prova con scarsa convinzione l’intuitiva e un po’ grezza Luna, che lo spinge a far uso delle APP per (buffi) incontri al buio (tema abbordato pure ne L’amore è eterno finché dura). Qualche contenuta arditezza (incluso un insolito numero musicale onirico), altri possibili links (i ritorni in ospedale ricordano Il mio miglior nemico), un garbato (e non scontato) risvolto finale. Ma saremmo ancora curiosi di vedere come se la caverebbe Carlo nella sola veste di regista. Il titolo di lavorazione, per fortuna abbandonato, era Luna e l’altro.

Per consigli su letture e viaggi potete trovare Il giro del mondo con un libro in mano anche su www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano

Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano