Il cuore di questa vicenda è l’incontro fra due giovanissime donne, una turca e l’altra americana. La prima vive a Istanbul, in una famiglia composta esclusivamente da donne. La seconda decide di affrontare un lungo viaggio verso Istanbul, alla coraggiosa ricerca del passato familiare e delle proprie radici armene. È la nascita di un’amicizia fra due persone troppo giovani per conoscere e capire fino in fondo le ragioni della divisione e dell’odio, ma è anche la storia di due famiglie, apparentemente lontane e diverse eppure unite da insospettabili legami. È la storia di un ponte fra due mondi, forse opposti soltanto in superficie.
Elif Shafak, con stile leggero e moderno, scava nel passato e nella memoria di due popoli, andando al di là della cronaca di sangue che ha macchiato quella terra e che è stata ed è causa di tanto dolore. Asya e Armanoush ci accompagneranno nel tentativo di comprendere e di non dimenticare, ma anche e soprattutto getteranno le basi per un nuovo futuro, in cui il dialogo e la speranza possano prendere il posto della cieca follia della violenza. Perché, in fondo, sembra voglia dirci l’autrice, anche nelle più profonde divisioni si nascondono imprevedibili affinità e combinazioni.
“Le storie di famiglia possono intrecciarsi in modo tanto profondo che ciò che è accaduto generazioni prima può avere conseguenze su dettagli apparentemente irrilevanti nel presente. Il passato è tutto tranne che concluso”.
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