BABBO BASTARDO 2, Recensione di Massimo Arciresi

recensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Babbo bastardo 2 (Bad Santa 2, USA, 2016) di Mark Waters con Billy Bob Thornton, Tony Cox, Kathy Bates, Christina Hendricks, Brett Kelly, Octavia Spencer

In un Natale avaro di reali provocazioni cinematografiche (dato che non si può contare troppo nemmeno sul superficialmente caustico La festa prima delle feste), il tardivo ritorno in azione di Willie Soke (un Thornton ultimamente in ombra), ladro tanto abile quanto ubriacone mascherato da Santa Claus già distintosi in Babbo bastardo (2003), non poteva che destare buone aspettative. Purtroppo il meccanismo politicamente scorretto si è arrugginito: alla regia non c’è più l’allora promettente Terry Zwigoff, bensì l’indeciso Waters (capace di dirigere commedie interessanti come La casa del sì e Mean Girls, ma fra i suoi titoli recenti si annoverano La rivolta delle ex e I pinguini di Mr. Popper), mentre la sceneggiatura è passata dalle mani della premiata ditta Ficarra & Requa a quelle più inesperte di Johnny Rosenthal e Shauna Cross. Il risultato è una serie di situazioni scarsamente comiche e improduttivamente volgari, poste a guarnire un soggetto esile (il cinico e in fondo generoso furfante è chiamato dall’inaffidabile ex-socio a forzare la cassaforte di un’associazione benefica guidata da una stupenda e insoddisfatta signora con cui avvia una grottesca relazione). A farne le spese sono i poco convinti attori, dall’altrove impeccabile protagonista ai ritornanti Cox, Kelly (cresciuto, come in una variante in acido di Boyhood: l’idea migliore) e, brevemente, Spencer, fino (e soprattutto) ai nuovi acquisti Bates e Hendricks.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano