IL MEDICO DI CAMPAGNA, Recensione di Massimo Arciresi

recensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

IL MEDICO DI CAMPAGNA (Médécin de campagne, Francia, 2016) di Thomas Lilti con François Cluzet, Marianne Denicourt, Christophe Odent, Patrick Descamps, Isabelle Sadoyan, Félix Moati

Jean-Pierre Werner (Cluzet, finalmente guadagnatosi – con merito – riconoscibilità e fiducia presso il grande pubblico dopo oltre 30 anni di carriera) è un infaticabile medico generico che opera nelle campagne del nord della Francia. Visita in ambulatorio e a domicilio, conosce bene i suoi pazienti, con cui ha un legame consolidato; per questo, quando scopre di essere gravemente malato (come apprendiamo fin dall’inizio) non intende rallentare i suoi ritmi. Si sente “insostituibile” (irreplaceable, recita il titolo internazionale), quindi respinge l’aiuto inviatogli dal collega che lo ha in cura, Norès (Odent), il quale gli affianca Nathalie Delezia (la sobria Denicourt), dottoressa non più giovanissima, abbastanza fresca di laurea con trascorsi di infermiera e “inservibile” esperienza cittadina. Jean-Pierre, pur nei limiti di un’apparente educazione, mostra subito scarsa considerazione nei confronti della neo-arrivata che dovrebbe supportarlo e successivamente fare le sue veci. Superato l’impatto non felice, la donna gli fa cambiare (lentamente) opinione. Si capisce che questo dramma irrorato di rosa (con sguardi non banali a vita e problemi amministrativi della provincia) è sostenuto dall’azzeccata e rispettosa descrizione dell’ambiente, oltre che dalle solide prove degli attori protagonisti, abilmente sottendenti alla possibile evoluzione del loro rapporto professionale. Perfetta, a tal proposito, la scena delle lastre.

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Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano