JOHN WICK – CAPITOLO 2, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

John Wick – Capitolo 2 (John Wick: Chapter 2, USA, 2017) di Chad Stahelski con Keanu Reeves, Common, Riccardo Scamarcio, Ian McShane, Laurence Fishburne, Claudia Gerini

La messinscena iperbolica di John Wick (2014) aveva funzionato nel contesto arrancante dei revenge movies? Allora si rilancia: con Stahelski di nuovo alla regia (David Leitch, non accreditato dietro la mdp la scorsa volta, qui è solo produttore) e un granitico Reeves sul set (la sua carriera necessitava di un personaggio iconico), ecco a noi altre gesta del killer vedovo dal tignoso istinto di sopravvivenza al quale ammazzarono il cane e rubarono l’auto. Un fulminante incipit (con il godibile Stormare) completa la sanguinosa azione del primo film; poi, siccome l’antieroe, come da tradizione, non può sottrarsi al passato, un suo pretenzioso garante (Scamarcio in divertita trasferta) gli bussa alla porta reclamando un favore (che gli spetta secondo l’assurdo codice dell’esclusivo club di assassini che già conosciamo): vuole uccisa la sorella (Gerini), prossima a un’improbabile “incoronazione” criminale a Roma. Ubbidire – controvoglia – non significa metter fine ai guai (l’ambiente è quello che è). Pronto a ulteriori sequel, il thriller sfoggia idee dinamiche (il montaggio parallelo delle visite ai basisti italiani o quello degli attacchi dei cacciatori di taglie) ma richiede – più che nel precedente – una volenterosa sospensione dell’incredulità. Analogamente il ricco cast impone delle distinzioni (essenziali il ritrovato McShane, Common e l’attivissima Rose, decorativi Fishburne, Nero, i riconfermati Leguizamo e Moynahan).

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano