DISOBEDIENCE, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

Disobedience (id., GB/Irlanda/USA, 2017) di Sebastián Lelio con Rachel Weisz, Rachel McAdams, Alessandro Nivola, Allan Corduner, Bernice Stegers, Anton Lesser

Dopo aver diretto i pregevoli Gloria (del quale ha appena girato un remake americano) e Una donna fantastica, il cileno Lelio realizza il primo lavoro in inglese, basato sull’omonimo romanzo di Naomi Alderman. Cosceneggiato da un’altra signora, Rebecca Lenkiewicz, il film conferma l’attenzione del cineasta verso i caratteri femminili tormentati da un soffocante ambiente circostante. Grazie a un incipit sapientemente slegato dal resto che però serve a introdurre l’argomento principale (benché defilato) della pellicola, il dono del libero arbitrio, assistiamo all’inatteso ritorno a Londra nella comunità ebraica da cui era praticamente scappata della fotografa newyorkese d’adozione Ronit (Weisz, abile nel restituire un’orgogliosa sofferenza). L’occasione è spiacevole: le esequie del padre rabbino (Lesser), perso di vista da anni. La donna ritrova l’amico Dovid (Nivola, misuratissimo), discepolo ideale del rispettato genitore defunto nel frattempo sposatosi con Esti (McAdams, adeguatamente remissiva). Tra quest’ultima e la “rinnegata” si riaccende presto una passione che già destò scandalo. L’alchimia tra le due Rachel, una reduce dal lungometraggio eponimo, l’altra dal cinecomix Doctor Strange (e prossima alla commedia Game Night), genera una parentesi erotica non banale (e feconda). Un percorso intelligente, fino alla fine. In Italia locandina in versione obbligatoriamente soft. Cantonata del doppiaggio sull’eredità.

Per consigli su letture e viaggi potete trovare Il giro del mondo con un libro in mano anche su www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano

Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano