IO, LEONARDO, Recensione di Massimo Arciresi

Massimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere. 

Io, Leonardo (Italia, 2019) di Jesus Garces Lambert con Luca Argentero, Massimo De Lorenzo, Angela Fontana, Roberto Andreucci, Alessandro Cannavà, Francesco Pannofino

Per il cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci, artista, scienziato, inventore, figlio illegittimo ma fortunato, ecco un (altro) film che lo celebra, una bio-docufiction immersa tra una parte dei suoi studi e alcune opere famose, allo scopo di dimostrare con i fatti la grandezza del suo genio senza però dimenticare – per non rendercelo troppo distante – il versante umano e gli ostacoli incontrati (denunce, progetti abortiti, fallimenti). Fedele alle proprie linee guida, il messicano Jesus Garces Lambert, già responsabile di Caravaggio – L’anima e il sangue, si avvale delle moderne tecnologie digitali (senza le quali prodotti simili, oggi così numerosi, non esisterebbero) per smontare, analizzare, illustrare la genesi, insomma dar vita a quel meraviglioso trattato disegnato di anatomia che è L’uomo vitruviano o a dipinti immortali come Dama con l’ermellino, l’Ultima cena o la Gioconda, ma anche alle macchine da guerra. Invidiabile côté tecnico (Daniele Ciprì alla fotografia, Francesco Frigerio alle scenografie, Maurizio Millenotti ai costumi), consulenze di Pietro C. Marani, con lo scienziato/artista (la sua immagine più iconica si scorge, riflessa, solo alla fine) incarnato da un Argentero con capigliatura rinascimentale (ridicola) e vari ruoli di contorno, dal mecenate Ludovico il Moro al mentore Verrocchio, fino agli assistenti Salai e Melzi, più la voce narrante di Pannofino. Vera destinazione? Le scuole.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano