JACK REACHER -PUNTO DI NON RITORNO, Recensione di Massimo Arciresi

recensioneMassimo Arciresi è critico e giornalista cinematografico, conduttore su Radio Spazio Noi – In Blu, dal 1997, della rubrica settimanale “Uscita di Sicurezza”. Ha collaborato con i quotidiani “Il Mediterraneo” e “L’Ora”, ha diretto il quindicinale sul tempo libero “TrovaPalermo” e attualmente scrive per il mensile “L’Inchiesta”. Appassionato di fumetti e lingue straniere.

JACK REACHER -PUNTO DI NON RITORNO (Jack Reacher: Never Go Back, USA/Cina, 2016) di Edward Zwick con Tom Cruise, Cobie Smulders, Danika Yarosh, Aldis Hodge, Patrick Heusinger, Holt McCallany

Dopo il successo dell’effettivamente incalzante Jack Reacher – La prova decisiva, ecco un’altra avventura dell’ex-maggiore dell’esercito, spacconcello e scavezzacollo ma alquanto determinato nelle sue indagini ufficiose. Al personaggio creato dallo scrittore Lee Child (vediamo chi riesce a coglierlo nella divisa di guardia aeroportuale), che gli ha dedicato altri 19 romanzi, dà ancora volto l’immarcescibile Tom Cruise, il quale, per questo progetto dalla gestazione più lunga del previsto, da produttore ha avuto il piacere di chiamare dietro la macchina da presa il discontinuo amico Edward Zwick, con cui aveva già collaborato nell’epico L’ultimo samurai. Diciamo immediatamente che sul piano del risultato si è perso un po’ di terreno: per essere serrata, la sceneggiatura che il neo-arrivato ha scritto insieme a Marshall Herskovitz e a Richard Wenk (entrambi con fiacche esperienze di regia alle spalle) trascura la verosimiglianza di alcune situazioni, soprattutto il subplot inerente alla paternità di Reacher. Poco male: in fondo a sopperire c’è l’asse narrativo principale, che vede il nostro in corsa contro il tempo per scagionare una collega mai conosciuta ma fidata – la Smulders di The Avengers – e aiutarla a smascherare un delittuoso traffico d’armi; fra l’altro, la coppia di indagatori (che filerebbe anche, se ne avesse il tempo…) e la presunta figlia di lui (Yarosh) formano di proposito una buffa famiglia disfunzionale.

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Pubblicato da ilgirodelmondoconunlibro

Mi chiamo Rita Massaro. Sono una persona curiosa. Mi piace scoprire gli innumerevoli volti del mondo e le infinite possibilità della vita. Per questo leggo e viaggio. Ogni tanto le mie perlustrazioni scatenano la mia immaginazione. E scrivo. Ho pubblicato nel 2011, con la Casa Editrice Absolutely Free, un romanzo di formazione dal titolo "L'estate è finita". Nel dicembre 2016 è stato pubblicato il mio secondo romanzo, "Sotto il cielo di Santiago", con la Casa Editrice Genesis Publishing. Nel 2018 "Prima che sia primavera" con Il Seme Bianco, pubblicato in seconda edizione con il titolo "La terra del lungo inverno" con Emersioni. Ho partecipato a vari progetti di scrittura collettiva, tutti pubblicati nel 2020: "La villa delle ombre", con Stefania Agnello e Maurizio Bono; "Non ho forza per arrendermi", con Letizia Lo Cascio; "A casa: Diario di una pandemia" con Monica Spatola. Potete contattarmi su Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/ilgirodelmondoconunlibroinmano